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Arrivo a Pergola dello spazzaneve S 244.001 la mattina del 1° Febbraio 2005.
L’ultima settimana di Gennaio del 2005 le Marche centrali furono investite da un’incredibile quantità di neve come da tanti anni non accadeva: anche se il freddo non era intenso, lo spessore della neve superò i livelli registrati nel 1996, 1992, 1985, 1979, 1963 e 1956 (altri celebri inverni freddissimi e ricchi di neve) ed a Fabriano, a poco più di 300 metri di altitudine, il manto nevoso sfiorò il metro e mezzo di altezza mentre a 500-600 metri raggiunse i 2 metri di spessore.
Naturalmente il traffico ferroviario andò in tilt e l’opera di ripristino delle linee andò molto più a rilento rispetto agli anni in cui vi erano sempre disponibili un buon numero di 740, 471 e 745 pronte ad intervenire per spazzare la neve dai binari, con o senza l’aiuto dei Vnx 200, ovvero gli ex trifase E 550 adattati a spazzaneve. Fatto sta che solo 5 giorni dopo l’inizio della precipitazione nevosa, si riuscì a far venire da Sulmona lo spazzaneve S 244.001 il quale operò dapprima per ripristinare la Roma-Ancona, in particolare tra Fabriano e Fossato, per poi passare alla linea Fabriano-Civitanova. Infine, la mattina del 1° Febbraio 2005, lo spazzaneve venne inviato di buon mattino sulla Fabriano-Pergola dove incontrò non poche difficoltà a causa di vari rami spezzati dal peso della neve che si erano rovesciati sui binari; e proprio all’ingresso di Pergola non mancò nemmeno un piccolo deragliamento in corrispondenza di un passaggio a livello a causa di un blocco di ghiaccio compatto che si era formato tra rotaia e contro-rotaia !
E richiamato dai prolungati e ripetuti fischi dello spazzaneve, feci in tempo a recarmi a piedi in stazione poco prima che il mezzo facesse il suo “ingresso trionfale” accompagnato dagli spettacolari ed affascinanti pennacchi di neve polverizzata !
