I Giapponesi sono appassionati di mezzi su rotaia come nessun altro popolo al mondo, visitare il Giappone per un ferroamatore è “quasi” come fare l’amore con Miss Universo. Il Paese rigurgita di un’infinità di piccole ferrovie secondarie a scartamento ridotto e non mancano le funicolari verso i luoghi più panoramici. Kobe è una città schiacciata tra il mare, nel golfo di Osaka e una cresta che si sviluppa per circa 20km, i cui punti più alti sono meta ambita per le gite fuori porta. Due sono le funicolari presenti, quella del Mt. Maya e quella del Mt. Rokko, quest’ultima certo più frequentata e anche più interessante: la vista (in particolare quella notturna) su Osaka e Kobe è davvero mozzafiato.
La funicolare del Mt. Rokko è praticamente unica in quanto le vetture sono ancora quelle originarie del 1932 con cassa in legno e ogni convoglio è costituito da due vetture, una aperta senza finestrini a valle mentre quella a monte è chiusa per il servizio anche nella stagione fredda. Interessante inoltre l’elettrificazione trifase con catenaria pur essendo la velocità massima non superiore a 20km/h: le vetture chiuse dispongono di ben 4 pantografi monobraccio per alimentare tutti i servizi ausiliari ed i freni di sicurezza.
Nelle foto due viste di uno dei due convogli (l’altro è identico) presso la stazione a valle.
id=”attachment_63084″ align=”alignleft” width=”3648″] Funicolare Mt. Rokko – Kobe]