
Avendo recentemente potuto effettuare un viaggio dietro a questa possente macchina mi sono poi ricordato di aver da qualche parte tra le mie diapositive delle immagini di un’escursione precedente, ecco quella più pubblicabile. La 2’D1 fu salvata in estremis da un privato svizzero (la SNCF, a parte di aver iniziato il Museo Ferroviario di Mulhouse, non era e non è tuttora molto interessata al proprio patrimonio storico) che poi la affidò all’Associazione (è questo il significato della parola tedesca “Verein”), che la cura con molto impegno e amore.