Dopo il “battesimo di fuoco” sulla penisola di Crimea, i drappelli di ferrovieri militari, sempre inquadrati nella 6^ compagnia zappatori, del 2° Reggimento di stanza in Casale, trovarono largo impiego nella prima fase della campagna del 1859, quando a seguito delle vittorie di Magenta e Palestro, l’intero contingente Franco-piemontese venne schierato sul fronte veneto, sull’asse ferroviario Casale – Mortara – Milano – Treviglio. Dopo l’unità d’Italia, nel 1873 venne costituita una Brigata Genio Ferrovieri(organico equivalente all’odierno battaglione), inquadrata nel 1° Reggimento Genio ed articolata su 4 Compagnie, tutte di stanza a Torino e contestualmente vi fu un coinvolgimento della S.F.A.I. per l’addestramento specifico. Nel 1886 l’Amministrazione Militare stipulò una convenzione con la subentrata R.M. e l’anno successivo iniziò la gestione delle tratta Torino – Pinerolo- Torre Pellice, compresa la diramazione Bricherasio – Barge. Dopo ulteriori riassetti nell’ordinamento, che andremo a trattare in seguito, con l’ausilio di specifiche immagini (cartoline), nel 1910 la Brigata assunse il rango di Reggimento. La cartolina proposta, sempre frutto dell’ingegno e dell’immaginazione del Colonnello Salvatore Romagnoli, celebra l’avvenimento. L’uniforme del militare ha già la foggia ed il colore grigioverde, elementi che connoteranno la veste dei militari dal 1907 al 1932. Le buffetterie ripropongono quelle dell’epoca e l’arma individuale è il celebre moschetto ’91. Manca l’elmetto “Adrian”, una dotazione che avverrà solamente a partire dal 1916, in piena guerra.
, , Genio Ferrovieri
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