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Nei primi anni di servizio delle vetture serie 2700 dell’ATM di Torino (costruite in 3 lotti dal 1950 al 1959) si evidenziarono subito la scarsa stabilità alle velocità più elevate ed un difficile inserimento in curva a causa del truck rigido (che comportava anche ad un maggior consumo dei binari). Per cercare di risolvere tale problematica tra il 1960 ed il 1965 le stesse officine aziendali ATM modificarono 8 elettromotrici (numeri di matricola 2700, 2701, 2702, 2703, 2704, 2705, 2739, 2740) con l’aggiunta di un bissel (carrellino monoassiale) anteriore e posteriore, accorciando il passo rigido dei truck a 1800 mm e collocando l’asse dei bissel a 1800 mm dall’asse del truck più vicino. Furono utilizzate ruote dal diametro di 670 mm per i bissel, contro gli 840 mm di diametro delle ruote in opera sui truck. Con questo cambiamento il rodiggio tradizionale della serie 2700 passò da quello a 4 assi (Bo + – + Bo) a quello a 6 assi coi bissel (1′ Bo + – + Bo 1′). Tale modifica non apportò i miglioramenti sperati, ma anzi le vetture a sei assi avevano il nuovo problema che i bissel (sui quali non veniva a gravare il peso della vettura) tendevano a sviare con una certa facilità nel caso in cui la gola delle rotaie presentasse qualche detrito di una certa rilevanza. Visti questi risultati deludenti, la modifica non venne estesa ad altre unità della serie e queste otto vetture furono tutte accantonate entro il 1983.
