mi presento in quanto sono nuovo del mestiere e del portale. Mi chiamo Luca, ho 21 anni, studente di ingegneria meccanica e grande, ma grande appassionato di treni. Sin da piccolo la mia passione mi teneva incollato al finestrino della macchina di papà quando beccavo una ferrovia, nella speranza di vedere un treno che sfrecciava davanti ai miei occhi. Amo tutto della ferrovia: i suoni, i frastuoni, il materiale rotabile, i ritardi, ma anche i bellissimi viaggi e la sensazione di essere coccolato. Con il tempo la mia passione si è evoluta; tant’è che sono diventato pendolare anche io. Prendo il treno regolarmente alla stazione di Latina, quindi posso ammirare quel che un tempo era linea forse più gloriosa, ovvero la Roma-Napoli (via Formia). Qui entra in gioco anche il tema del mio primo articolo. Vedete negli ultimi 3 anni, Trenitalia ha fatto notevoli investimenti a favore del bacino meridionale del Lazio, grazie all’acquisto dei confortevoli e belli vivalto. Sembra andar bene quel che finisce bene; ma in realtà un grosso problema c’è. Formia, Minturno, Nettuno sono servite da Vivalto, ma da e per Napoli? Così dal Dicembre 2016 sono stati istituti i regionali veloci Roma T.-Napoli C. e viceversa che secondo me sono stati una vera e propria rivoluzione. L’unico problema è il materiale assegnato: tranne qualche vivalto, il resto del servizio è espletato tramite MDVE-MDVC e sporadicamente tramite carrozze a piano ribassato (assolutamente inadatte alle linea). Le prime due categorie non è che vanno male, spesso però sono accozzaglie di carrozze revampizzate aggaggiante con alcune che hanno fatto la seconda guerra mondiale. Il regionale che vorrei è diverso: mi stanno bene le MDVE ma solo quelle, doppia trazione e si anche la prima classe. Ridarebbe dignità a un servizio che appena lo vedi ti fa pensare che il treno sia diretto in Somalia. Trenitalia su alcune scelte deve fare ancora un pò più attenzione, visto l’enorme utilizzo. Insomma questo è il regionale (veloce) che vorrei.
La freccia