, , Automotrici e rimorchiate
La buona riuscita delle automotrici M2.120, costruite nei primi anni Cinquanta, fece sì che le Ferrovie Calabro Lucane richiedessero nel dicembre 1964 alla Breda di Sesto San Giovanni un’evoluzione del modello precedente.
Così la seconda classe di automotrici bidirezionali, denominate M2 serie 200, le cui prime dieci unità furono consegnate nel 1966, rappresentò un mezzo ferroviario affidabile, come le precedenti classe 120, ma con qualche accorgimento estetico: scomparso il parabrezza suddiviso in tre parti, ne venne applicato uno avvolgente, con piccolo montante al centro.
Per il resto non cambiò molto come cassa esterna e disposizione dei posti a sedere.
Le M2.200 avevano una sobria livrea castano Isabella, dove l’isabella era applicato all’imperiale e alla carenatura, mentre il castano copriva la fascia dei finestrini, come era già da tempo stato adottato sulle “sorelle maggiori” M2.120.
Le M2.200 entrarono subito in servizio sull’intera rete FCL, completando il piano di miglioramento del servizio e dichiarando la fine del lungo e glorioso periodo di servizio delle Emmine. Grazie alle brillanti prestazioni, le FCL ordinarono altre nuove unità nel gennaio 1972, e pochi mesi dopo seguì un ordinativo di ulteriori dieci motrici. Le ultime quattro unità del gruppo furono costruite dalla Ferrosud nel 1982, entrando in servizio l’anno successivo. Queste unità si differenziavano dal primo lotto per aver assunto una nuova accattivante livrea in verde magnolia e grigio perla, in pieno stile FCL nel voler imitare i colori futuristici delle Ferrovie dello Stato Italiane (anche se ormai queste ultime stavano sperimentando il grigio ardesia, il blu orientale e il giallorosso TEE).
Con la divisione delle FCL in Ferrovie Appulo Lucane e Ferrovie della Calabria, alle seconde furono assegnate venti motrici.
Nella fotografia di mio padre Franco Bochicchio fatta con rullino, scattata nel 1995 al Deposito Locomotive di Potenza Inferiore Scalo, vediamo ancora le M2.200 nella colorazione anni ’70/’80 grigio perla-verde magnolia, che resisteva tenacemente all’imporsi dell’allora nuovissima livrea rosso-giallo nelle Ferrovie Appulo-Lucane.
Bibliografia: Pietro Marra, Calabro Lucane. Piccole ferrovie tra Puglia, Basilicata e Calabria, Bagnacavallo, PGM, 2016, ISBN 978-88-909824-1-5.
