, , Articoli

LA FERROVIA DELLE GAVETTE , UN IMPIANTO GENOVESE POCO CONOSCIUTO.

La ferrovia delle Gavette

Nei primi anni del ventesimo secolo nella bassa Val Bisagno , quando ancora la vasta area commerciale non esisteva ancora , vi era una singolare linea ferroviaria di tipo industriale che serviva i maggiori impianti della città di Genova.
Il servizio della linea volgeva principalmente ai numerosi impianti industriali emergenti della zona.
Le aree corrispondenti a Staglieno , Molassana e Marassi furono soggette , nella metà degli anni venti , a una radicale trasformazione del territorio , che vide in breve tempo l’edificazione dei mercati generali ortofrutticoli di corso Sardegna , lo stadio comunale Luigi Ferraris , le Officine per la produzione del gas da città ed i nuovi mattatoi.Questi nuovi impianti commerciali necessitarono ai tempi di un nuovo sistema di trasporto comodo , efficiente e veloce , in grado di movimentare ed inoltrare rapidamente altrove la cospicua quantità di merce da essi prodotta.
In seguito a tali necessità fu così che nel febbraio del 1925 sorse un tronco ferroviario della lunghezza di 4,8 km che si distaccava dallo scalo merci di Terralba fino a collegare l’emergente zona industriale lungo la Val Bisagno.
Il raccordo ferroviario aveva origine presso piazza Giusti , la quale veniva raggiunta dalle rotaie oltrepassando un cancello ferroviario in prossimità del fabbricato locomotive FS.

schema dei percorsi (fonte: il mugugno genovese.it)

Il binario , poco dopo aver lasciato piazza Giusti, descriveva un’ampia curva per poi confluire su corso Sardegna (lungo il quale si trovavano i mercati generali) ; in quest’area il binario si raddoppiava per consentire la sosta , il carico e lo scarico dei vagoni merci riservati al trasporto dei prodotti ortofrutticoli.

Cartolina di corso Sardegna

Oltrepassato il raddoppio , in corrispondenza della chiesa di Santa Fede , le rotaie delineavano una curva verso sinistra fino ad arrivare alla sponda del torrente Bisagno.

foto a sinistra di Paolo Gregoris : tram uite serie 900 incrocia il raccordo delle Gavette ; foto a destra : locomotore Amga con due trifase passano lungo il ponte sul Bisagno ; foto in basso : locomotore Amga diesel passa sul ponte (foto archivio Amga , gassicuro.it)

Dopo aver superato piazza Carloforte , il binario proseguiva lungo via del Piano costeggiando sia lo stadio che le carceri.
Dall’estremità nord della citata via del Piano venne realizzata dalla ditta Borghini (per conto del comune di Genova) in tempi successivi, un’imponente strada dalla larghezza di 20 metri e dalla lunghezza di 3,1 km.
Tale nuova arteria veniva percorsa dalle rotaie del treno ,mantenendosi sulla sponda sinistra del corso d’acqua e raccordandosi ai diversi stabilimenti fra i quali una officina adibita alla manutenzione di carri cisterna ,le nuove Officine del Gas (il quale per venir prodotto necessitava di ingenti quantità di carbon fossile) , ed infine quello sorto in località Volpara per l’incenerimento dei rifiuti provenienti dalla città ,
Il tracciato ferroviario dopo aver percorso il nuovo ponte in cemento armato , intersecava i binari della linea tranviaria per Prato per immettersi ,alla fine, all’interno delle Officine del Gas gestite dalla società AMGA.

locomotore AMGA N.2+AMGA N.x in corso Sardegna con carri a sponde (foto da marklinfan.com)

In tempi successivi alla costruzione dell’opera , questa venne ultimata con il prolungamento del raccordo fino ai mattatoi comunali in zona Ca’ de Pitta.
La linea ferroviaria aperta al servizio nel 1926 veniva gestita direttamente dal comune tramite la Azienda Municipalizzata Gas e Acqua (AMGA).
L’azienda disponeva di un parco di ben tre macchine a vapore , successivamente rimpiazzate da locomotori diesel a tre assi .
I convogli , durante il loro percorso , erano di norma scortati dal manovratore (munito di bandierina rossa) e da un vigile motociclista , con il compito di bloccare il traffico contemporaneamente al passaggio dei treni merci.
Il traffico di questa breve linea nella bassa Val Bisagno risultò assai intenso e profittevole fino al termine degli anni cinquanta , quando alcuni stabilimenti , situati lungo la breve tratta , cessarono la loro attività produttiva mentre la concorrenza del trasporto delle merci su gomma fece sensibilmente diminuire i traffici su rotaia diretti al mercato e ai macelli.
Il raccordo ferroviario delle Gavette venne chiuso nel 1964 a causa della trasformazione delle officine AMGA , che terminarono così la produzione del cosiddetto “gas di città”.

foto a sinistra : Locomotore AMGA 2 + AMGA X con carri in corso Sardegna ; foto a destra : percorso del tronco ferroviario attraverso un edificio ; foto in basso di Paolo Gregoris : tram uite serie 900 incrocia il percorso ferroviario ( foto vista ponte) (Foto a sinistra di Marklinfan.com , foto a destra di Il mugugno genovese.it , foto in basso di marklinfan.com)

Testo a cura di Davide Martinelli.

Autore: Davide Martinelli

studente a Bergamo , fotografo non professionale.
scatto per passione e non per competizione.

ALTRE IMMAGINI/DOCUMENTI CONTENUTE NEL POST




Condividi su Facebook, sul tuo profilo oppure su un gruppo od una pagina dove sei iscritto
Il numero a destra nel pulsante indica il numero di Mi Piace ottenuti dal post pubblicato su Facebook
Sei vuoi Commentare il Post, mettere Mi Piace e Pubblicare le tue fotografie sul sito, devi Registrarti

© iPdT 2014-2024 il Portale dei Treni

Accedi con le tue credenziali

Password dimenticata ?