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Nei primi anni ’30 l’ATM di Milano si ritrovò con un esubero di materiale a due assi, soprattutto rimorchi, dovuto all’entrata in servizio delle nuove vetture a carrelli della serie 1500 (costruite in 502 esemplari dal 1927 al 1930, con cassa in acciaio). Per riutilizzare i rimorchi della serie 1300 (costruiti meno di 10 anni prima, per essere utilizzati con le motrici della serie 600) i tecnici aziendali progettarono un’elettromotrice articolata a quatto assi motori, la quale venne realizzata nel 1932 all’interno dell’Officina di Teodosio, motorizzando e accoppiando i rimorchi 1327 e 1352, ed inserendo un elemento centrale sospeso costruito dalla ditta Carminati & Toselli di Milano. Questo tram, col numero di matricola 3000, fu il primo tram articolato della rete milanese. Tra il 1932 ed il 1934 la stessa Carminati & Toselli realizzò altri 23 tram articolati utilizzando 46 rimorchi del gruppo 1300 e dotandoli di motori di trazione (4 per vettura) recuperati dalle demolende motrici Edison. La serie 3000 aveva la cassa in legno rivestita di lamierino metallico, proprio come le 600 da cui derivavano. Questa nuova tipologia di tram permetteva di ottenere una vettura di grande capienza, superiore anche a quella delle nuove vetture a carrelli della serie 1500 mantenendo però una meccanica più antiquata, strettamente legata alla struttura del truck a due assi. Questa particolare impostazione di vettura tranviaria (che divenne comune anche in altre città) per la sua caratteristica struttura e la tendenza all’oscillazione dell’elemento centrale, prese lo scherzoso soprannome di “due camere e cucina”. Le porte d’accesso ricopiavano lo schema di quelle montate sulle “carrello”, con 4 battenti e predellino ribaltabile. Originariamente la porta anteriore era utilizzata per la salita e quella centrale per la discesa (collocata sull’elemento sospeso) con la presenza di una semiporta posteriore, vista la lunghezza complessiva della vettura. Tale semiporta venne sostituita nel 1939 da una porta completa. Il trolley, nella versione d’origine era montato sulla semicassa posteriore ma dopo alcuni anni fu spostato su quella anteriore. L’immagine, datata a metà degli anni ’30, mostra una vettura della serie 3000 allo stato d’origine. Dopo i danni della seconda guerra mondiale e le relative vicissitudini delle varie ricostruzioni e trasformazioni, le restanti motrici della serie 3000 finirono il loro servizio tra il 1960 ed il 1961, venendo purtroppo tutte smantellate e demolite.
