Con l’entrata in servizio della locomotiva elettrica E.444.001 (Savigliano, 1967) e degli altri tre prototipi, è nata l’usanza da parte delle Ferrovie dello Stato di “battezzare” con un nomignolo i gruppi delle nuove locomotive elettriche (tradizione che durò diversi anni e coinvolse anche altri gruppi di locomotive). Per le E.444 venne indetto un apposito concorso fra tutti i lettori del periodico aziendale delle FS “Voci della Rotaia”, al quale parteciparono per l’esattezza 1948 ferrovieri. Alla fine l’apposita giuria costituita da funzionari del Ministero dei Trasporti e della Direzione Generale delle FS, il presidente della FIMF (Federazione Italiana Modellisti Ferroviari) ed un redattore del “Corriere della Sera”, decise di scegliere il nome “TARTARUGA”; giocando con l’evidente contrapposizione delle caratteristiche di velocità della nuova locomotiva progettata per raggiungere i 180 km/h (i quattro prototipi) e i 200 km/h (le successive macchine di serie). Si decise anche di mettere una simpatica raffigurazione dell’animaletto direttamente sulle locomotive, posta sulle fiancate sotto al finestrino del macchinista.