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Dal 1 Luglio 1939, data ufficiale dell’unificazione del servizio interurbano (fatte alcune eccezioni per le linee di Vaprio, Cassano e Vimercate che erano le sole ad utilizzare quasi esclusivamente binari in Milano sui quali non circolassero anche vetture urbane; o la S.T.I.E. e la S.T.E.B. per mancati accordi aziendali fra le parti) oltre 230 Km di linee tranviarie extraurbane precedentemente date in concessione a diverse Società private come S.T.E.L. (Società Trazione Elettrica Lombarda), T.I.P. (Tranvie Interprovinciali Padane), M.M.C. (Milano Magenta Castano Primo), M.T.B. (Monza Trezzo Bergamo) ed altre, esercite sia con trazione elettrica sia ancora a vapore, e 86 Km di linee automobilistiche (principalmente sulla Milano Lodi) passarono in gestione all’A.T.M.I. (Azienda Tranviaria Municipale Interurbana) la quale era una divisione interna dell’ATM appositamente dedicata ai servizi extraurbani. Con questa municipalizzazione dei trasporti interurbani si ottennero dei considerevoli miglioramenti nella gestione delle varie linee con un rilevante beneficio sia per gli utenti dei paesi limitrofi al capoluogo lombardo sia per il traffico cittadino stesso, essendo ora gestito e coordinato principalmente da un’unica Azienda.
